Le Dott.sse Cinzia Priora e Marianna Boso, Ser.D Asst Pavia

Sostanze stupefacenti, alcol e gioco d’azzardo rappresentano le principali patologie legate alla dipendenza. Si calcola che in Italia la spesa per il consumo di sostanze stupefacenti superi i 14 miliardi di euro l’anno, di cui il 43% attribuibile al consumo di cocaina e più di un quarto all’utilizzo di derivati della cannabis. Quanto alla ludopatia, le statistiche indicano che ne sono affetti dall’1,5 al 3,8% della popolazione, quindi almeno 900 mila italiani.
Il Servizio Territoriale per le Dipendenze di ASST Pavia è deputato alle attività diagnostiche/cliniche e al trattamento delle dipendenze e vi operano diverse figure professionali qualificate e specializzate multidisciplinari (medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, educatori specialisti della dipendenza, infermieri, amministrativi).
L’utente o il familiare di un paziente con problematiche di abuso/dipendenza da sostanze chimiche lecite o illecite (eroina, cocaina, cannabis, alcol, ecc.) o da comportamenti compulsivi (gioco d’azzardo, ecc.) può rivolgersi al Ser.D in maniera riservata, senza impegnativa e gratuitamente.
Il Servizio di ASST Pavia si articola in tre Unità Operative Semplici: UOS Ser.D Pavese Oltrepo (a Pavia e a Voghera), UOS Ser.D Lomellina (a Vigevano) e UOS Ser.T Assistenza ai Detenuti per Patologie da Dipendenza (presso gli istituti penitenziari di Pavia, Voghera e Vigevano).
Di dipendenze in provincia di Pavia parliamo con la dott.ssa Cinzia Priora e la dott.ssa Marianna Boso.
La dott.ssa Cinzia Priora è responsabile UOS Ser.D Pavese e Oltrepo, è autrice di numerose pubblicazioni, si occupa di diagnosi e cura delle dipendenze ed è responsabile dell’attività di agopuntura auricolare.
La dott.ssa Marianna Boso è psichiatra dell’UOS Ser.D e negli anni recenti è stata responsabile scientifico di due studi effettuati presso il CPS di Pavia: il primo nel 2014, RENDIBI, dedicato alla ricerca epidemiologica nazionale sui disturbi bipolari; il secondo nel 2016, DEPOT-STAR NETWORK: ANTIPSICOTICI LONG-ACTING", promosso dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona
“Secondo i dati 2017 – premette la dott.ssa Priora – i pazienti in cura presso il nostro Servizio per le patologie correlate alle dipendenze sono stati 3.149, di cui 2.565 distribuiti sul territorio e 584 nelle carceri. Su 1.362 persone curate a Pavia nell’anno solare, 251 rappresentano nuovi accessi con un aumento del 20%, a Vigevano si sono registrati 656 pazienti di cui 164 nuovi ed a Voghera 644 persone di cui 97 nuove”. La dott.ssa Priora si addentra maggiormente nel dettaglio: “Rispettando il trend europeo, l’80% sono uomini e il 20% donne. La fascia d’età maggiormente rappresentata è compresa tra 30 e 49 anni ma con un significativo abbassamento della soglia nell’ultimo periodo, con un incremento della fascia sia da 20 a 29 anni e da 15 e 19 anni (quest’ultima rappresenta l’8,3% dei curati). La paziente più giovane in assoluto ha 14 anni, per dipendenza da cocaina. A Voghera la maggior parte delle dipendenze è rappresentata dall’alcol mentre a Pavia, nell’ordine, riscontriamo cocaina, alcol ed eroina: nel capoluogo si è registrato un cambiamento rispetto al 2016 quando l’eroina era il maggior tipo di dipendenza”.
Le fa eco la psichiatra, dott.ssa Marianna Boso: “Per il 10% dei pazienti si registra una doppia diagnosi, dipendenza più disturbi psichiatrici maggiori. Di questi, il 40% soffre di disturbo borderline della personalità fino a compiere gesti autolesionisti, per il  30% registriamo disturbi legati alla sfera bipolare associati all’abuso di cocaina e alcol che nei casi più gravi sfocia in attivazioni psicomotorie e rischio di suicidio. Un altro 10% soffre di psicosi indotta da sostanze stupefacenti o interruzione dell’uso di cocaina che può condurre schizofrenia, allucinazioni e deliri“.
“Esiste poi un altro tipo di dipendenza in crescita, in linea con la tendenza nazionale, legato al gioco d’azzardo – sottolinea  la dott.ssa Priora – I dipendenti sono saliti dai 118 del 2016 ai 138 del 2017 e si prevede un costante aumento negli anni a venire”.
Come vengono curati i pazienti affetti da dipendenze di svariato tipo?
 “I pazienti ci vengono inviati dai medici di famiglia – spiega la dott.ssa Priora - Esistono quattro livelli di gravità: dopo una prima valutazione, nella fase inziale li riceviamo quotidianamente sostituendo la sostanza di cui facevano abuso con una terapia farmacologica appropriata e forniamo un supporto psicologico-sociale. In una seconda fase incontriamo il paziente una o due volte a settimana e lo sottoponiamo ad esami ogni sei mesi, sia per rimodulare il programma di cura, sia per osservare eventuali miglioramenti”.
 “In caso di doppia diagnosi – interviene la dott.ssa Boso - i farmaci per curare le due patologie non devono interferire tra loro. In caso di disturbo borderline offriamo la Terapia Dialettico Comportamentale (Tdc) per cambiare i modelli cognitivi e svilupparne di nuovi attraverso esercizi a casa di autoconsapevolezza”.
La Responsabile del Ser.D Pavese/Oltrepo e la psichiatria concludono così: “La sfida è evitare che il paziente ricada nella dipendenza, insegnandogli a riprendere stabilmente in mano la sua vita. Siamo orgogliose di aver contribuito alla diminuzione della microcriminalità grazie all’accesso immediato e gratuito offerto dal Servizio di ASST Pavia e soddisfatte della collaborazione con diverse associazioni sportive e di volontariato, con enti del territorio e associazioni private”.