La donna trova nei Servizi di ASST di Pavia (Consultori Familiari, NPI, CPS, SERD, Pronto Soccorso, Pediatria, Ginecologia) un luogo appropriato dove raccontare la propria storia e potersi fidare del suo interlocutore. Particolare attenzione viene dato al momento dell’Accoglienza della vittima di violenza affinchè avvenga in modo integrato ed in rete interaziendale.
L'accoglienza è molto importante in quanto rappresenta il primo momento in cui si costruisce la relazione tra la vittima, e gli operatori del servizio che accoglie la vittima di violenza La caratteristica di questa relazione “di reciprocità” è dal punto di vista della donna il sentirsi accolta, ascoltata, e dal punto di vista degli operatori l’acquisire tutte quelle informazioni necessarie a sviluppare una prima risposta competente sul problema.
L'accoglienza costituisce il momento più delicato e complesso: la donna deve percepire che ha trovato il luogo giusto dove raccontare la propria storia, dove è rassicurata sulla sua non responsabilità rispetto all’accaduto (è vittima) e che il suo racconto e la sua esperienza sono ritenuti credibili.
Alla donna viene sempre garantita la possibilità di scegliere che cosa dire o non dire, che cosa accettare o non accettare delle proposte di cura, nonché di proseguire i percorsi senza essere incalzati dalla fretta e dall’urgenza. Il bisogno della vittima non è solo quello di essere ascoltata e compresa, ma anche quello di capire che “i tecnici”, ai quali si è affidata siano competenti e non avanzino interpretazioni che possano giustificare la violenza maschile. La donna viene resa consapevole della sua non responsabilità rispetto all’accaduto (lei è vittima del comportamento violento).