il Dott. Luigi Magnani: avviato il progetto nutrizionale per pazienti oncologici

E’ partito il nuovo progetto dell’Asst di Pavia per i pazienti sottoposti a terapie antitumorali negli Ospedali Civili di Voghera e Vigevano, in co-branding con il Policlinico San Matteo. Una scelta dettata dalla sensibilità verso i pazienti colpiti da tumore, trattati con chemioterapia o ricoverati in ospedale, che spesso risultano malnutriti al punto da mettere in dubbio il proseguimento delle cure e nei casi più gravi perfino la loro sopravvivenza.

Il progetto riguarda tutti i pazienti oncologici in carico all’ASST di Pavia che nel corso del 2018 ha fornito 3469 prestazioni Mac (acronimo di Macroattività Ambulatoriale Complessa, in pratica il trattamento di chemioterapia) destinate a 457 pazienti. L’incidenza della patologia resta elevato: lo scorso anno presso le strutture ospedaliere di ASST Pavia si sono registrati  complessivamente1235 ricoveri per nuove diagnosi.
Dei 457 malati di tumore trattati da Asst Pavia lo scorso anno con la chemioterapia, 221 sono stati curati in Oltrepo (1474 prescrizioni oncologiche) e 236 in Lomellina (1995 prescrizioni). Nel contempo, i ricoveri con diagnosi tumorale, nel 2018 in leggera flessione rispetto all’anno precedente, hanno subito un aumento all’Ospedale Civile di Voghera (632 contro i 609 del 2017), mentre Vigevano ha registrato un calo (371 contro  401).

Il progetto viene illustrato dal dott. Luigi Magnani, Direttore Dipartimento Area Medica e Direttore dell'UOC di Medicina Interna dell'Ospedale Civile di Voghera.

 Dott. Magnani, quali sono le ragioni che hanno dettato la scelta?
“La malnutrizione nei pazienti oncologici  è un problema rilevante e molto diffuso, spesso già presente al momento della diagnosi e accompagnato a una ridotta qualità di vita. Nel corso delle terapie antitumorali, come radio e chemioterapia, spesso lo stato nutrizionale peggiora ulteriormente e ciò talvolta comporta la necessità di sospendere i trattamenti, in alcuni casi incidendo sull’aumento di mortalità. Ecco perché è fondamentale assicurare a questi pazienti un idoneo supporto nutrizionale. Una nutrizione curata spesso migliora  efficacia e tollerabilità delle terapie, come anche gli esiti in termini di sopravvivenza”.

 Per quale motivo In questo percorso affiancate il Policlinico San Matteo?
“Abbiamo avviato il progetto aziendale della presa in carico nutrizionale dei pazienti oncologici in collaborazione con il policlinico San Matteo di Pavia – spiega il dottor Luigi Magnani – a conferma che il rapporto di co-branding è sempre più stretto tra i due enti. Si tratta di una pianificazione nell’ambito della Rete lombarda della Nutrizione Clinica istituita da Regione Lombardia che ha come centro coordinatore proprio l’Unità Complessa di Nutrizione clinica del San Matteo, diretta dal dottor Riccardo Caccialanza”.

 Quali sono le modalità del progetto?
“Spesso i pazienti oncologici sfuggono ad un corretto inquadramento nutrizionale e quindi, come già sta facendo il San Matteo, anche per l’Asst Pavia è iniziato, nell’ambito della Medicina generale ad indirizzo dietologico, lo screening nutrizionale sistematico dei pazienti oncologici trattati nei reparti di degenza e negli ambulatori. A ciò fa seguito un trattamento nutrizionale individualizzato. Il percorso nutrizionale di questi pazienti è assicurato negli ambulatori per la malnutrizione degli ospedali di Voghera e Vigevano.

 Quali riscontri vi attendete?
“Un miglioramento dello stato nutrizionale, una riduzione delle complicanze per chemio/radioterapia, un incremento dell’intervallo libero da malattia e un aumento della sopravvivenza”.