Il Direttore Socio-Sanitario dott. Armando Gozzini e il progetto Vita da aMare

Direttore socio sanitario dott. Armando GozziniPer il terzo anno consecutivo, la manifestazione Vita da aMare, si è svolta nella meravigliosa cornice della terra di Sardegna, tra Porto Rotondo e la Costa Smeralda.
Vita da aMare, da dieci anni, permette a più di cento ragazzi con disabilità, di sperimentare l’emozione di una regata, con il supporto di skipper professionisti, nel segno dello sport, dell’inclusione e della condivisione. Un’occasione importante per imparare le nozioni di base della vita di bordo, acquisendo maggiore consapevolezza di sé e sviluppando la predisposizione all’autodeterminazione e all’autonomia. Quest’anno, l’evento è stato dedicato a Giulia Fresi, giovane ragazza speciale di Arzachena recentemente scomparsa. All’iniziativa, svoltasi tra il 26 e il 29 settembre 2019, ha partecipato anche il Direttore Socio-Sanitario di ASST Pavia, Armando Gozzini, a cui chiediamo alcune impressioni sull’esperienza:

Dott.Gozzini, come è nata la sua partecipazione a questa iniziativa?
In realtà ho partecipato anche all’edizione di due anni fa ed è stata davvero una bellissima opportunità. Da ormai tre anni, alcuni ospiti delle nostre strutture del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze di via Vivai, a Pavia - dove ricordo operano un Centro Riabilitativo di Media Assistenza (C.R.M.A), una Comunità Protetta di Alta Assistenza (C.P.A) e un Centro Diurno (C.D.) - partecipano all’iniziativa. In questo senso ringrazio il dottor Luca Tarantola, che, come referente del C.R.M.A, ha profuso un grande impegno professionale e organizzativo in questa preziosa esperienza. I pazienti partecipanti, sono stati per tutto il tempo affiancati da infermieri ed educatori. Personalmente ho trovato tutte le attività proposte ai partecipanti estremamente stimolanti sul piano della autonomia e della consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità; il tutto in una cornice naturale stupenda che ha favorito il loro benessere. Un plauso ovviamente agli organizzatori.

Quale era la giornata tipo durante il soggiorno? 
Gli ospiti avevano una giornata ricca e diversificata. A titolo di esempio, il secondo giorno, dopo la colazione, è stata organizzata una visita alla Capitaneria di Porto. Successivamente gli equipaggi sono salpati, rimanendo in mare fino al pomeriggio e partecipando a una regata competitiva organizzata dallo Sporting Club di Porto Rotondo. In serata, dopo la cena, gli ospiti hanno potuto godere di uno spettacolo musicale e di una sfilata di moda. Davvero un’esperienza intensa e stimolante.

Questa iniziativa potrebbe ispirare progetti con soggetti del nostro territorio, per favorire la vita di comunità e una maggiore inclusività, per queste persone?
Sicuramente Vita da aMare dimostra che nelle giuste condizioni di affiancamento, le esperienze sportive, in un contesto naturalistico, costituiscono sfide positive per le persone in carico ai servizi di salute mentale, favorendo un incremento di autonomia ed autodeterminazione. Penso che progettualità modellate sulle opportunità offerte dal nostro territorio, in sinergia con i comuni e le associazioni, siano un segnale istituzionale che possiamo e dobbiamo dare. Mi impegnerò sicuramente in questa direzione.

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