Medicina di genere, lei lui salute a confronto

Grande partecipazione al convegno “Medicina di Genere, lei lui a confronto” che si è svolto giovedì 28 maggio 2015, presso l’aula magna dell’Ospedale di Cremona, richiamando oltre 200 partecipanti tra professionisti sanitari, amministrativi e cittadini interessati al tema.

La Medicina di Genere - oggi una esigenza del servizio sanitario - ha come scopo quello di limitare le diseguaglianze di studio, di attenzione e trattamento che sino ad oggi sono state a carico della donne. Ciò non significa costruire una medicina al maschile e una al femminile, bensì applicare il concetto di diversità garantendo a tutti, uomini e donne, il miglior trattamento possibile in funzione della specificità di genere.

Il convegno promosso dall’AO di Cremona, in collaborazione sinergica con AO di Pavia e AO di Mantova, ha affrontato alcuni aspetti peculiari delle patologie cardiovascolari e cerebrovascolari ponendo in evidenza differenze di genere in fatto di prevenzione, fattori di rischio, diagnosi e trattamenti terapeutici. Ciò partendo dal presupposto che queste patologie – sebbene interessino anche il genere femminile - hanno storicamente una connotazione di genere maschile e come tali vengono sottovalutate dalle donne (mancato riconoscimento dei sintomi e difficoltà a richiedere aiuto).

Tema complementare, ma non meno coinvolgente, è stato la presenza delle donne in sanità - in particolare nei ruoli apicali - e in che misura questo possa rappresentare un “condizionamento” positivo e di indirizzo per lo sviluppo della Medicina di Genere all’interno delle Aziende Ospedaliera pubbliche.

Nell’AO di Cremona la percentuale di donne che occupa ruoli di responsabilità è pari al 34,67% contro una media nazionale che si ferma al 28%. La caratteristica peculiare di manager e responsabili donna? L’ascolto - particolare spiccatamente femminile - che gioca un ruolo chiave per stemperare tensioni e a aiutare a comprendersi al meglio.