La visita ortopedica è mirata alla valutazione di patologie del distretto anca e ginocchio che riconoscono una causa degenerativa, essenzialmente l’artrosi, e in minor misura altre cause degenerative come problematiche reumatologiche o oncologiche.
Il primo approccio alla patologia degenerativa è sempre di natura con trattamenti di tipo fisioterapico e farmacologico per giungere all’indicazione chirurgica nel momento in cui la patologia è in uno stadio avanzato e non responsiva a trattamenti conservativi.
Nella chirurgia dell’anca l’équipe utilizza vari tipi di protesi, cementate (dove lo stelo aderisce alle paresti del femore per mezzo di sottile mantello di cemento acrilico) e non cementate (dove lo stelo viene applicato direttamente a contatto con le pareti femorali). Il chirurgo, dopo aver valutato le immagini radiografiche preoperatorie che consentono un adeguato planning preoperatorio, sceglierà la tipologia di protesi in base alle caratterisctiche del paziente (sesso, età, osteoporosi, necessità funzionali del paziente, ecc). Anche la scelta delle componenti protesiche (testina, materiale dell’inserto e caratterische dell’inserto stesso) viene fatta sulla base delle caratteristiche del paziente.
Nella chirurgia del ginocchio l’équipe si avvale di vari tipi di protesi cementate (protesi monocompartimentali o totali) la cui scelta è basata sulle caratteristiche anatomiche e funzionali del paziente e su un adeguato planning preoperatorio.
La valutazione preoperatoria del paziente dal punto di vista anestesiologico, ortopedico e radiologico ha lo scopo di preparare al meglio il paziente riducendo il tempo di degenza a 4-5 giorni post-operatori. In queste giornate post-operatorie il paziente inizierà, già in I giornata, un percorso fisioterapico volto al recupero della completa autonomia funzionale.