Perché ho deciso di svolgere il mio tirocinio in Spagna?
Un anno fa non mi sarei mai aspettata di riuscire a vivere un’ esperienza della mia vita all’estero, specialmente legata al mio percorso di studi. L’idea è emersa al ritorno di un viaggio trascorso in Medio Oriente che mi ha fatto comprendere che al di fuori della nostra realtà c’è letteralmente un mondo da scoprire, pieno di curiosità, culture, persone, lingue, stili di vita, valori… Così iniziai la mia ricerca. Cercavo un’esperienza che potesse formarmi tanto dal punto di vista personale, quanto dal punto di vista professionale, cercando, ascoltando anche il parere di una cara amica (perennemente in Erasmus), mi venne in mente l’idea di sbirciare il sito dell’Università di Pavia nella sezione “mobilità internazionale”. Trovai la possibilità di svolgere un periodo di sola pratica e quindi di portare avanti la mia formazione all’estero. Il progetto Erasmus che più si avvicinava al mio percorso era ed è stato “Erasmus Traineeship”. Verso metà novembre 2023 iniziai a contattare diverse università estere tramite email, in primis in Inghilterra (area del londinese), poi in Portogallo e in Spagna (Madrid, Barcellona, Valencia, Sevilla). Il mio interesse per la Spagna è sempre stato molto forte, per lo stile di vita, la cultura, l’idioma, le persone, i posti che avevo visitato anni fa… Fu così che un giorno di inizio febbraio, ormai un anno fa, mi rispose la “Universidad de Barcelona” indicandomi la sua disponibilità e i prossimi step per poter usufruire di tale opportunità. A Marzo feci la richiesta online per richiedere la disponibilità in base al periodo scelto (circa 4 mesi). È stata una fortuna aver ricevuto quella mail proprio da quell’Università della Catalogna. È una regione spagnola in cui la Sanità pubblica è tra le più valorizzate e ricercate a livello internazionale. Negli ospedali in cui sono stata c’è molta fiducia tra pazienti e personale, inoltre ho sempre incontrato un buon personale medico e infermieristico, la maggior parte giovane con tanta passione ed energia che mi hanno trasmesso.
Attività svolte
Ho svolto il mio tirocinio presso tre distinte unità a Barcellona: in RPQ rianimazione post chirurgica (anestesia)presso l’ospedale di Bellvitge, in ostetricia e ginecologia nell’Hospital Clinic i Maternitat e in pediatria presso l’ospedale San Joan de Déu.
Il primo mese in RPQ svolto svolto dal 12/09/2023 al 21/10/2023, è stato un mese di apertura all’esperienza, grazie alla mia tutor sono riuscita a “rompere il ghiaccio” e le porte a questa rigogliosa esperienza. In RPQ accoglievamo i pazienti provenienti da chirurgia complessa e in base al tipo di operazione, chirurgia seguivamo un protocollo (ERAS per esempio) nel post operatorio. Ci occupavamo principalmente di riportare e mantenere il paziente critico (post operatorio) stabile a livello emodinamico. Una volta stabilizzato (in un tempo tra le 24 – 48 ore)lo preparavamo per trasferirlo nel reparto a cui era destinato.
Il secondo periodo di tirocinio l’ho svolto nel reparto di ostetricia e ginecologia dal 24/10/2023 al 24/11/2023, affiancata da una tutor spettacolare mi sono immersa nel mondo della ginecologia. Ero in un polo ospedaliero (“la Maternitat”) dell’Hospital Clinic i Maternitat, dedicato alla ginecologia e neonatologia. In questo ospedale si effettuavano parti naturali, cesarei, servizi di urgenza, interruzioni di gravidanza, controlli ginecologici, pediatrici. Il mio tirocinio l’ho svolto presso il reparto di ostetricia e ginecologia patologica, ovvero, ci prendevamo cura di donne post parto pretermine, parto cesareo, donne gravide con preclampsia, ipertensione gravidica, donne con oligoidramnios, rottura della sacca amniotica, infezioni uterine, interruzioni legali di gravidanza.
In fine, ho terminato il mio Traineeship nell’unità di pediatria generale, presso l’ospedale San Joan de Déu. È proprio qui che ho scoperto il piccolo paziente, inaspettatamente è stata una sorpresa… Dal 27/11/2023 al 12/01/2024 dalle 7:30 alle 14:00 ero in reparto, affiancata da un’infermiera con ben 35 anni di esperienza in pediatria, nello stesso ospedale, la quale è diventata un modello sia professionale che personale, ammiro la sua dolcezza che mostra verso tutti i pazienti e genitori.
Nel reparto si trovano bambini ospedalizzati (da neonati, ovvero prima dei 30 giorni di vita, fino a ragazzi di 17 anni) provenienti da urgenza, sala operatoria, dal domicilio, presentano: virus respiratori, insufficienza epatica acuta, sindromi di Hirschsprung, neonati prematuri in osservazione.
Abilità conseguite
Ogni reparto ti aiuta non solo a rafforzare conoscenze apprese tramite lo studio teorico, ma anche a crescere il tuo bagaglio di sapere. In reparto si agisce e si impara vivendo la realtà e le persone.
Le caratteristiche che più mi affascina di questo lavoro, sono l’evoluzione e la flessibilità delle proprie conoscenze, che vanno in crescendo.
Saper comunicare
In ogni reparto, a prescindere dal tipo di paziente che prendo in carico, cerco di arrivare al paziente, comunicando e adattandomi al tipo di persona che mi trovavo di fronte. Questo ti permette di rafforzare la tua elasticità mentale oltre che ad apprezzare la diversità delle persone.“Connettersi” con il paziente adulto è più semplice, almeno per me, perché l’adulto intende quello che gli circonda, nella maggior parte dei casi… Diversa è la connessione che si stabilisce con il paziente pediatrico. L’esperienza in pediatria mi ha fatto cambiare prospettiva, mi ha stupita, così come mi ha stupito il piccolo paziente.
Valutazione del tirocinio: durante i giorni scorsi ho ricevuto la valutazione finale media di tutta l’esperienza vissuta, totalizzando 9.3 punti/10. Mi reputo fortunata e soddisfatta della grande occasione che ho potuto vivere i mesi scorsi e auguro a qualsiasi altra persona, studente di viverci una tale esperienza.