SIGARETTA ELETTRONICA (e-cig)

Dopo la legge Sirchia del 2005 si era assistito ad un calo dei fumatori e quindi del consumo di nicotina, ma con l’introduzione delle sigarette elettroniche il consumo di nicotina è risalito

Che cos’è una sigaretta elettronica? È un dispositivo costituito dai seguenti elementi:

  1. serbatoio, contiene la sostanza liquida da nebulizzare
  2. atomizzatore, scalda e vaporizza il liquido
  3. batteria, alimenta l’atomizzatore

Contengono:

  1. nicotina (da 6 a 20 mg), ma può anche non essere presente
  2. glicerolo
  3. glicole propilenico
  4. aromatizzanti
  5. acqua

L’industria del tabacco punta molto su questi dispositivi mettendo in commercio nuovi prodotti con un design sempre più accattivante al fine di veicolare l’immagine di prodotti non nocivi e capaci di esercitare un grande fascino sia sui giovanissimi che sugli adulti che vengono convinti dell’innocuità delle e-cig.

I dati che vengono dalla letteratura vanno, però, in tutt’altra direzione. Di seguito un succinto riassunto degli ultimi articoli pubblicati sull’argomento.

  1. L’introduzione delle e-cig, ha contribuito ad abbassare l’età d’inizio del fumo. L’ISS afferma che il 56% degli 11-13enni ha già provato questi prodotti, con genitori che li credono innocui.
  2. La sigaretta elettronica non apporta né catrame né monossido di carbonio, tuttavia, quando contiene nicotina provoca assuefazione. Inoltre, la disidratazione del glicerolo e l’ossidazione del glicole propilenico generano formaldeide (cancerogena), acetaldeide e acroleina riconosciuti tra i principali agenti tossici presenti nel fumo di tabacco e contribuenti all’insorgenza di malattie fumo correlate.
  3.  È stato anche dimostrato che all’interno degli e-liquidi sono presenti metalli pesanti: l’uso esclusivo di sigaretta elettronica determina una riduzione significativa solo di esposizione a cadmio, ma non ad altri metalli pericolosi presenti nel tabacco come nichel, cromo e piombo che sono tutti agenti tossici.
  4. Di recente è stato pubblicato una ricerca statunitense condotta dal National Institutes of Health che ha rilevato come gli utilizzatori di sigarette elettroniche presentavano un aumento del 19% del rischio di sviluppare insufficienza cardiaca rispetto a coloro che non le avevano utilizzate.
  5. Un’altra ricerca, pubblicata sull’American Journal of Preventive Medicine, ha studiato 25.000 uomini consumatori di sigarette elettroniche con rilascio di nicotina e ha evidenziato un significativo aumento della disfunzione erettile nel campione analizzato che è raddoppiato rispetto ai non utilizzatori. In riferimento alle sigarette tradizionali, era già noto che queste ultime avessero un’azione vasocostrittrice e che riducessero la produzione di testosterone azioni entrambe implicate nella genesi della disfunzione erettile.
  6. Infine, una ricerca condotta sulle sigarette elettroniche da ricercatori dell’University College di Londra e dell’Università di Innsbruck con a capo Chiara Herzog e pubblicata sulla rivista Cancer Research ci ha consegnato dei risultati significativi. L’indagine è stata condotta su un campione di 3.500 persone, ha studiato l’impatto del fumo e dello svapo su campioni di cellule epiteliali della bocca, sangue e cellule cervicali per indagare l’impatto del fumo sulle aree direttamente esposte (bocca) e in zone più lontane e ha analizzato gli effetti epigenetici del tabacco e delle sigarette elettroniche sul DNA delle cellule esaminate. Gli esiti dell’indagine hanno rilevato alterazioni epigenetiche del DNA simili nella bocca di chi fuma le sigarette tradizionali e in chi svapa, inoltre tali alterazioni erano presenti in tutte le cellule esaminate e si configuravano come lesioni precancerose rispetto al cancro del polmone.
  7. I fumatori di sigaretta elettronica in Italia, tra abituali ed occasionali, sono 1.300.000, l’85,6 % dei quali sono fumatori duali fumano cioè sia la sigaretta tradizionale che la sigaretta elettronica a dimostrazione del fatto che, difficilmente, la sigaretta elettronica è un buon strumento per smettere di fumare.
  8. È di recentissima pubblicazione sulla rivista Lancet uno studio che ha paragonato la prevalenza dell’uso di nicotina prima del giugno 2021 con la prevalenza dell’uso di nicotina tra giugno 2021 e maggio 2023 in Inghilterra. I risultati dello studio documentano quanto segue: prima del giugno del 2021 la prevalenza dell’uso di nicotina era in calo in tutte le fasce d’età; in seguito, con il diffondersi delle e-cig (sia monouso che ricaricabili), la prevalenza ha ripreso a salire tra gli adulti di tutte le fasce d’età, con aumenti più pronunciati tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni nei quali si è passati dal 9% nel maggio del 2021 al 29% nel maggio 2023. L’aumento è stato osservato anche tra le persone che non avevano mai fumato. Parallelamente il fumo ha continuato a diminuire allo stesso ritmo antecedente l’introduzione delle e-cig.