Dopo la legge Sirchia del 2005 si era assistito ad un calo dei fumatori e quindi del consumo di nicotina, ma con l’introduzione delle sigarette elettroniche il consumo di nicotina è risalito.
Che cos’è una sigaretta elettronica? È un dispositivo costituito dai seguenti elementi:
- serbatoio, contiene la sostanza liquida da nebulizzare
- atomizzatore, scalda e vaporizza il liquido
- batteria, alimenta l’atomizzatore
Contengono:
- nicotina (da 6 a 20 mg), ma può anche non essere presente
- glicerolo
- glicole propilenico
- aromatizzanti
- acqua
L’industria del tabacco punta molto su questi dispositivi mettendo in commercio nuovi prodotti con un design sempre più accattivante al fine di veicolare l’immagine di prodotti non nocivi e capaci di esercitare un grande fascino sia sui giovanissimi che sugli adulti che vengono convinti dell’innocuità delle e-cig.
I dati che vengono dalla letteratura vanno, però, in tutt’altra direzione. Di seguito un succinto riassunto degli ultimi articoli pubblicati sull’argomento.
- L’introduzione delle e-cig, ha contribuito ad abbassare l’età d’inizio del fumo. L’ISS afferma che il 56% degli 11-13enni ha già provato questi prodotti, con genitori che li credono innocui.
- La sigaretta elettronica non apporta né catrame né monossido di carbonio, tuttavia, quando contiene nicotina provoca assuefazione. Inoltre, la disidratazione del glicerolo e l’ossidazione del glicole propilenico generano formaldeide (cancerogena), acetaldeide e acroleina riconosciuti tra i principali agenti tossici presenti nel fumo di tabacco e contribuenti all’insorgenza di malattie fumo correlate.
- È stato anche dimostrato che all’interno degli e-liquidi sono presenti metalli pesanti: l’uso esclusivo di sigaretta elettronica determina una riduzione significativa solo di esposizione a cadmio, ma non ad altri metalli pericolosi presenti nel tabacco come nichel, cromo e piombo che sono tutti agenti tossici.
- Di recente è stato pubblicato una ricerca statunitense condotta dal National Institutes of Health che ha rilevato come gli utilizzatori di sigarette elettroniche presentavano un aumento del 19% del rischio di sviluppare insufficienza cardiaca rispetto a coloro che non le avevano utilizzate.
- Un’altra ricerca, pubblicata sull’American Journal of Preventive Medicine, ha studiato 25.000 uomini consumatori di sigarette elettroniche con rilascio di nicotina e ha evidenziato un significativo aumento della disfunzione erettile nel campione analizzato che è raddoppiato rispetto ai non utilizzatori. In riferimento alle sigarette tradizionali, era già noto che queste ultime avessero un’azione vasocostrittrice e che riducessero la produzione di testosterone azioni entrambe implicate nella genesi della disfunzione erettile.
- Infine, una ricerca condotta sulle sigarette elettroniche da ricercatori dell’University College di Londra e dell’Università di Innsbruck con a capo Chiara Herzog e pubblicata sulla rivista Cancer Research ci ha consegnato dei risultati significativi. L’indagine è stata condotta su un campione di 3.500 persone, ha studiato l’impatto del fumo e dello svapo su campioni di cellule epiteliali della bocca, sangue e cellule cervicali per indagare l’impatto del fumo sulle aree direttamente esposte (bocca) e in zone più lontane e ha analizzato gli effetti epigenetici del tabacco e delle sigarette elettroniche sul DNA delle cellule esaminate. Gli esiti dell’indagine hanno rilevato alterazioni epigenetiche del DNA simili nella bocca di chi fuma le sigarette tradizionali e in chi svapa, inoltre tali alterazioni erano presenti in tutte le cellule esaminate e si configuravano come lesioni precancerose rispetto al cancro del polmone.
- I fumatori di sigaretta elettronica in Italia, tra abituali ed occasionali, sono 1.300.000, l’85,6 % dei quali sono fumatori duali fumano cioè sia la sigaretta tradizionale che la sigaretta elettronica a dimostrazione del fatto che, difficilmente, la sigaretta elettronica è un buon strumento per smettere di fumare.
- È di recentissima pubblicazione sulla rivista Lancet uno studio che ha paragonato la prevalenza dell’uso di nicotina prima del giugno 2021 con la prevalenza dell’uso di nicotina tra giugno 2021 e maggio 2023 in Inghilterra. I risultati dello studio documentano quanto segue: prima del giugno del 2021 la prevalenza dell’uso di nicotina era in calo in tutte le fasce d’età; in seguito, con il diffondersi delle e-cig (sia monouso che ricaricabili), la prevalenza ha ripreso a salire tra gli adulti di tutte le fasce d’età, con aumenti più pronunciati tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni nei quali si è passati dal 9% nel maggio del 2021 al 29% nel maggio 2023. L’aumento è stato osservato anche tra le persone che non avevano mai fumato. Parallelamente il fumo ha continuato a diminuire allo stesso ritmo antecedente l’introduzione delle e-cig.